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STUDENTI DELLA BASSA ROMAGNA “LIBERI DALLE MAFIE”!

percorso formativo su mafie, corruzione e bullismo per oltre 1200 studenti dei comuni della Bassa Romagna, a.s. 2018/19

 

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Il progetto si propone, attraverso diverse fasi, di informare e sensibilizzare studenti e docenti delle Scuole Secondarie di I grado dei comuni della Bassa Romagna sulle tematiche della lotta a mafie e corruzione per la promozione di una cultura della Cittadinanza e della Dignità, e per un’educazione volta alla partecipazione e al senso civico contro ogni forma di intolleranza, razzismo e sfruttamento.
 
A questo proposito viene realizzato un percorso formativo in grado, non solo di fornire gli strumenti per una migliore e più approfondita comprensione delle mafie in Italia e delle sue implicazioni dirette e indirette nella vita di tutti noi, al Sud come al Nord, ma anche di sensibilizzare studenti e docenti sulle forme di resistenza che la società civile ha saputo opporre nel tempo, e oppone tuttora, a questo multiforme e radicato fenomeno. Il percorso non manca inoltre di focalizzare l’attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose al Nord, ed in particolare in Emilia Romagna. Più in “piccolo”, le attività laboratoriali non mancano di sensibilizzare sulla conoscenza e il contrasto di una “cultura” e di una mentalità di ignoranza e prevaricazione, in particolare in riferimento ai sempre più frequenti fenomeni di intolleranza, bullismo e cyber bullismo, dentro e fuori le mura scolastiche.
 
Sul tema del gioco d’azzardo – uno dei principali settori funzionale al riciclaggio del denaro sporco delle mafie – sono previsti degli incontri diretti con testimoni ed esperti in materia che testimonieranno sui rischi e sulle conseguenze umane, economiche e sociali derivanti dalla diffusione del gioco d’azzardo in Italia. In questo senso il progetto funge da momento di incontro, conoscenza e confronto tra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti, docenti e cittadinanza sui temi trattati. Da sottolineare inoltre che il valore aggiunto di tale progetto sta non solo nella metodologia formativa adottata in aula, o nella presenza diretta di significativi testimoni chiamati ad intervenire, ma anche nella capacità di fare “rete” fra i diversi soggetti presenti sul territorio.
 
A questo riguardo, “Liberi dalle mafie” ha visto in pochi anni la collaborazione ed il supporto di numerose e differenti realtà – pubbliche e private – che hanno contribuito a sviluppare una vera e propria sinergia nel territorio sui temi della Cittadinanza e della Partecipazione.
 
DESTINATARI DIRETTI
 
I destinatari diretti del percorso formativo sono individuati negli studenti e docenti che frequentano i moduli formativi proposti in n. 8 Scuole Secondarie di I grado dei comuni della Bassa Romagna.
 
In particolare, il progetto è rivolto a n. 30 classi seconde + n. 20 classi terze.
 
Si stima quindi un numero totale di circa n. 1200 studenti e di n. 40 docenti destinatari del progetto.
 
Altri destinatari diretti del progetto sono i rappresentanti, i funzionari e tutti gli operatori delle associazioni e degli enti pubblici e privati che parteciperanno.
 
DESTINATARI INDIRETTI
 
I destinatari indiretti sono gli esponenti e rappresentanti del mondo istituzionale e associativo del territorio, che potranno partecipare agli incontri con i testimoni diretti chiamati ad intervenire.
 
Altri destinatari indiretti del progetto sono i protagonisti delle tematiche trattate all’interno del percorso formativo presentato, ossia la società civile e le Istituzioni che, oggi come in passato, si sono opposte e si oppongono alle dinamiche mafiose e corruttive attraverso l’affermazione di una Cultura della Dignità e della Giustizia sul proprio territorio, modello per l’intero Paese.
 
METODOLOGIA
 
Nelle attività didattico-formative viene adottato un approccio multidisciplinare di tipo maieutico, altamente coinvolgente, in grado di stimolare e far partecipare gli studenti, così come gli stessi docenti, su differenti piani e livelli:
 
 • giochi e dinamiche di gruppo

 • utilizzo mirato di materiale audio visuale (film, documentari, video-inchieste, ecc)

 • utilizzo mirato del web (siti di informazione ed approfondimento)

 • testimonianze dirette di persone o gruppi (ex giocatori d’azzardo patologici, psicologi ed esperti in materia, ecc)
 
L’obiettivo è quello di stimolare i ragazzi su differenti livelli, in modo da non coinvolgerli unicamente su un piano “didattico-razionale”, ma anche attraverso stimoli “visivo-emozionali” e “scambi umani”.
 
ATTIVITA’ PREVISTE
 
1) Incontri propedeutici ed informativi per docenti (periodo: ottobre 2019)
 
Prima dell’inizio del percorso formativo in aula, sono previsti due incontri propedeutici.
 
• Totale docenti coinvolti: da verificare le adesioni

• Totale ore previste: n. 5 (n. 10 ore per due formatori)
 
I docenti coinvolti partecipano a due distinti e complementari momenti formativi volti ad apprendere contenuti e metodologie funzionali all’analisi del fenomeno mafioso in Italia:
 
a. Organizzazione e logistica (n. 2,5 ore)
 
il primo incontro è finalizzato ad introdurre il progetto e a prender contatto con i docenti anche in riferimento alle possibili problematiche e situazioni delicate che si possono incontrare in aula (bullismo, studenti con problemi di disabilità, familiari, di conoscenza della lingua, ecc. Il fine è quello di prevenire possibili situazioni di isolamento ed organizzarsi in modo che ogni studente possa partecipare attivamente agli incontri.
 
b. Le mafie in Italia: approccio e contenuti (n. 2,5 ore)
 
questo primo incontro è strutturato in modo da coinvolgere i diversi docenti in un momento formativo basato su un approccio multidisciplinare in grado di stimolare e coinvolgere gli stessi su differenti livelli: lezione frontale/partecipata; stralci di video; utilizzo del web; lettura di brani; discussione finale. L’obiettivo è quello di fornire al docente gli strumenti per l’analisi e la comprensione della questione delle mafie in Italia: dalle origini ai metodi, dalle evoluzioni storiche alle strutture di funzionamento, fino ad arrivare ai caratteri distintivi che le differenziano dalla criminalità comune. Sempre all’interno di tale attività, viene aperto un focus sul tema dell’antimafia in Italia, sia dal punto di vista della reazione politico-legislativo-giudiziaria delle Istituzioni, sia da quello della risposta civile da parte delle persone, delle associazioni e di tutte quelle realtà che compongono il variopinto mondo dell’antimafia civile.
 
Il fine è quello di fornire inizialmente una base comune di insegnamento, in termini di contenuti e metodi, per poi analizzare ed approfondire in futuro con i docenti le modalità migliori per l’inserimento di una cultura e di una conoscenza antimafia all’interno dei rispettivi piani didattici.
 
 
2) Incontro formativo-informativo per studenti (n. 20 classi terze, periodo: ottobre 2018 – dicembre 2018)
 
E’ previsto per le classi terze delle Scuole Secondarie di I Grado coinvolte un incontro formativo di n. 2 ore sui temi generali della lotta alla mafia e alla mentalità mafiosa e corrotta, con un focus specifico sulle infiltrazioni nel Nord e in Emilia Romagna in particolare attraverso l’attività del riciclaggio del denaro sporco tramite il settore del gioco d’azzardo, anche on line. L’incontro non manca di sottolineare l’impatto sociale, culturale e sanitario del fenomeno – in particolare sulle giovani generazioni – inducendo alla riflessione sui rischi e sulla pericolosità della dipendenza patologica e compulsiva dall’azzardo, da considerare una vera e propria droga ed emergenza nazionale.
 
Metodologia: lezione frontale, dinamiche di gruppo, proiezione di stralci video, utilizzo mirato del web (social network, siti, ecc), dibattito con gli studenti.
 
Totale incontri: n. 20 (di due ore cadauno) Totale ore previste: n. 40 (n. 80 ore per due formatori)
 
L’incontro è propedeutico e complementare al successivo incontro delle stesse classi realizzato e coordinato da Libera Bassa Romagna.
 
 
3) Percorso formativo multidisciplinare per studenti (n. 30 classi seconde, periodo: gennaio 2019 – maggio 2019)
 
L’intervento didattico-formativo si compone di quattro differenti parti: il primo modulo incentrato sulla presentazione della questione delle mafie in Italia e sui punti di forza che hanno permesso loro di consolidarsi negli anni; il secondo modulo focalizzato sulle forme di contrasto messe in campo sia in ambito istituzionale, che soprattutto in ambito sociale e culturale attraverso la presentazione di significative storie di vita; il terzo modulo che prevede un focus sulla diffusione/infiltrazione delle mafie in Emilia Romagna, in particolare attraverso il fenomeno del gioco d’azzardo; il quarto modulo che prevede l’intervento di un ospite significativo che porta agli studenti la propria testimonianza diretta sui rischi e le conseguenze del gioco d’azzardo.
 
Modulo I
 
- Contenuto: origini e diffusione delle mafie in Italia; definizione delle strutture mafiose, delle loro attività e dei loro caratteri distintivi rispetto alla criminalità comune; significato di omertà e parallelismi con il bullismo, l’indifferenza e l’ignoranza dentro e fuori le mura scolastiche.
 
- Metodologia: lezione frontale altamente coinvolgente con approccio maieutico, dinamiche di gruppo, proiezione di stralci video a tema, utilizzo mirato del web (piattaforme, siti di informazione, ecc), dibattito con gli studenti.
 
- Durata: n. 2,5 ore ad incontro (incontri a classi singole)
 
Modulo II
 
- Contenuto: analisi delle attività e dei provvedimenti messi in campo per contrastare il fenomeno mafioso sia in ambito istituzionale che in ambito civile-culturale, da un punto di vista sia storico che attuale. In particolare sul versante sociale vengono approfondite, a scelta di studenti e docenti, le figure di Peppino Impastato, Don Pino Puglisi, Pippo Fava, Giancarlo Siani e realtà associative come Libera, Addiopizzo, Agende Rosse che operano attualmente in tutto il territorio nazionale.
 
- Metodologia: lezione frontale altamente coinvolgente con approccio maieutico, dinamiche di gruppo, proiezione di stralci video a tema, utilizzo mirato del web (piattaforme, siti di informazione, ecc), dibattito con gli studenti.
 
- Durata: n. 2,5 ore ad incontro (incontri a classi singole)
 
Modulo III
 
- Contenuto: infiltrazione delle mafie e dell’ndrangheta in Emilia Romagna, in particolare attraverso i processi Black Monkey ed Aemilia; focus sul fenomeno del gioco d’azzardo e sulla funzionalità dello stesso nell’ambito del riciclaggio del denaro sporco da parte di mafiosi e corrotti; analisi della sua massiccia diffusione in Italia con le drammatiche conseguenze sociali e sanitarie soprattutto in ambito giovanile.
 
- Metodologia: lezione frontale altamente coinvolgente con approccio maieutico, dinamiche di gruppo, proiezione di stralci video a tema, utilizzo mirato del web (piattaforme, siti di informazione, ecc), dibattito con gli studenti.
 
- Durata: n. 2 ore ad incontro (incontri a classi singole)
 
Modulo IV
 
- Contenuto: focus sui rischi e le conseguenze sociali, culturali e sanitarie della diffusione del gioco d’azzardo in Italia, in particolare per giovani e giovanissimi; slot machine e azzardo on line: le due modalità della dipendenza patologica; analisi delle strategie comunicative e degli effetti/condizionamenti sull’individuo e sulla collettività.
 
- Metodologia: testimonianza diretta di ospiti esterni, in particolare ex giocatori patologici, psicologi ed esperti in materia che operano da anni nel settore.
 
- Durata: n. 2 ore ad incontro (incontri a classi accorpate)
 
Progetto realizzato dall’Associazione Pereira
 
Promosso e sostenuto dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, con la collaborazione di Libera Ravenna
 
(in foto Pippo Fava, giornalista di Catania ucciso da cosa nostra il 5 gennaio 1984)

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