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Liberi dalle mafie – 2012

Progetto di sensibilizzazione negli Istituti Scolastici Superiori di Ravenna e provincia contro tutte le mafie

 

INTRODUZIONE E ORIGINI DEL PROGETTO

 

L’Associazione Pereira da alcuni anni ha avviato una proficua collaborazione con diverse realtà del territorio regionale, ed in particolare con il gruppo musicale dei Modena City Ramblers. Il primo contatto è avvenuto nel maggio 2007 quando gli operatori dell’associazione erano a Tuzla, in Bosnia Erzegovina, per raccogliere materiale video da cui sarebbe nato il documentario “Youth of Tuzla” e il gruppo emiliano era in città per un concerto di beneficenza.

 

Da questa esperienza è nata l’idea di coinvolgere il gruppo modenese nel progetto di informazione e sensibilizzazione “Tuzla in tournèe per l’Emilia Romagna”, promosso dall’Associazione Pereira con il Patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ravenna e in collaborazione con l’APQ, l’Accordo di Programma Quadro per i Balcani della Regione Emilia Romagna. Tale progetto si è articolato in una serie di appuntamenti rivolti alla comunità emiliano romagnola per raccontare la condizione dei giovani bosniaci attraverso le immagini e le voci raccolte nel documentario “Youth of Tuzla” e l’intervento di ospiti in vario modo interessati alla tematica (associazioni di volontariato, artisti, esponenti del mondo politico e della cooperazione internazionale). Ad alcuni di questi appuntamenti hanno partecipato anche i Modena City Ramblers, portando la propria testimonianza e l’energia della propria musica.

 

L’esperienza comune è proseguito con il tour della “Carovana della Legalità” organizzato dai Modena City Ramblers in collaborazione con Libera, da anni impegnata attivamente nella lotta contro le mafie in Italia. Il tour prevedeva una serie di appuntamenti musicali, informativi e di condivisione in cui i musicisti entreranno in contatto con realtà e personalità che in tutta Italia spendono le proprie energie per arginare il potere della malavita organizzata.

 

L’Associazione Pereira ha collaborato con il gruppo modenese in questa nuova esperienza raccogliendo materiale fotografico, video e informativo per documentare le iniziative e diffonderne il messaggio. Il tour ha portato alla realizzazione di un documentario video che racconta i momenti più significativi dell’esperienza, divenendo in questo modo strumenti di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche oggetto del tour stesso.

 

La produzione del documentario – insieme a tutto il materiale informativo raccolto (reportage, foto, articoli, ecc) – costituisce l’ossatura del progetto proposto in quanto fungerà da perno attorno cui ruoteranno i momenti di informazione e sensibilizzazione promossi nelle Istituti Superiori del territorio di Ravenna e provincia, nonché l’evento serale - conclusivo dell’intero iter progettuale – rivolto all’intera cittadinanza.

 

 

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

 

Il progetto si è proposto, attraverso diverse fasi, di informare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti degli Istituti Scolastici Superiori del territorio di Ravenna e provincia sulle tematiche relative alla lotta contro le mafie, alla promozione della legalità e della giustizia, all’educazione al senso civico e democratico e all’impegno contro ogni forma di corruzione.

 

A questo proposito il progetto, prendendo come target di riferimento gli Istituti Scolastici Superiori del territorio della provincia ravennate, ha sviluppato un percorso formativo in grado non solo di fornire gli strumenti per una migliore e più approfondita comprensione del fenomeno mafioso in Italia e delle sue implicazioni nella vita di tutti noi, al Sud come al Nord, ma anche di educare e sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti sulle forme di resistenza che la società civile ha saputo opporre nel tempo a questo fenomeno. Un ottimo esempio sono il lavoro e le attività di Libera, importante realtà italiana nella lotta contro la mafia e partner insieme ai Modena City Ramblers e Associazione Pereira nella realizzazione del documentario incentrato sul tour “Carovana della Legalità”.

 

Il progetto inoltre, attraverso le testimonianze di diversi attori ed esperti del settore, ha funto da momento di incontro e conoscenza fra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo che lavorano nella direzione della promozione di una cultura della legalità e della giustizia, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti e insegnati riguardo al tema della lotta contro le mafie.

 

Il progetto, nello sviluppo di tale percorso formativo, ha assunto come metodo di lavoro un approccio multidisciplinare che ha affiancato le lezioni frontali in aula con:

 

giochi e dinamiche di gruppo;

 

• utilizzo di materiale audio visuale a supporto delle lezioni stesse (video-documentari, fotografie, pannelli informativi, ecc);

 

testimonianze dirette di persone o gruppi (rappresentanti di associazioni, amministratori locali, band musicali, ecc) che possono apportare il proprio contributo per una migliore comprensione delle tematiche trattate.

 

L’obiettivo è stato quello di stimolare i ragazzi su differenti livelli, in modo da non coinvolgerli unicamente su un piano “didattico-razionale”, ma anche attraverso stimoli “visivo-emozionali”, “dinamiche relazionali” e “scambi umani”.

 

Si è realizzato infine un evento conclusivo dell’iter progettuale rivolto all’intera cittadinanza così come alle Istituzioni e alle associazioni locali (oltre che naturalmente alle classi e agli Istituti precedentemente coinvolti nel percorso formativo) che ha funto da momento di incontro, di conoscenza e di confronto in relazione ai temi affrontati e alle attività di lotta alle mafie portate avanti nel territorio.

 

 

OBIETTIVO GENERALE

 

L’obiettivo generale del progetto è stato quello di informare e sensibilizzare la cittadinanza e nello specifico il mondo scolastico sulle tematiche della legalità, della giustizia e della democrazia, in particolare in riferimento al fondamentale ruolo rivestito dalla società civile nella difficile lotta contro ogni forma di mafia.

 

L’idea alla base di tale obiettivo è che lo Stato da solo non ha la forza per opporsi efficacemente al fenomeno mafioso, ma necessita del sostegno della società civile intera.

 

 

OBIETTIVO SPECIFICO

 

L’obiettivo specifico è stato quello di sviluppare all’interno degli Istituti Scolastici Superiori del territorio di Ravenna un percorso formativo che, partendo dalla contestualizzazione del fenomeno mafioso, è stato in grado di fornire gli strumenti necessari per far luce su una realtà tanto complessa quanto delicata quale appunto quella della mafia in Italia, gettando al contempo le basi per una futura e più stretta collaborazione fra il mondo scolastico, quello associativo e quello istituzionale del territorio target del progetto.

 

Inoltre l’evento serale, attraverso la partecipazione di personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’associazionismo, ha inteso promuovere una riflessione comune nella cittadinanza ravennate in merito all’importanza del ruolo giocato dalla società civile (Fondazioni, associazioni, mondo scolastico, cooperative, ecc) a fianco delle Istituzioni e delle forze dell’ordine, nella lotta alla criminalità organizzata.

 

 

DESTINATARI DIRETTI

 

I destinatari diretti del progetto sono stati gli studenti e gli insegnanti che hanno frequentato i moduli formativi presentati negli Istituti Scolastici Superiori coinvolti nel progetto:

 

I.T.G. “C. Morigia” (Ravenna);  I.T.I.S. “N. Baldini” (Ravenna);  LICEO SCIENTIFICO “A. Oriani” (Ravenna);  I.P.S.C.C. “A. Olivetti” e I.P.S.I.A. “C. Callegari” (Ravenna);  LICEO SCIENTIFICO “R. Curbastro” (Lugo);  I.P.S.I.A. “E. Manfredi” e I.T.I.S. “G. Marconi” (Lugo);  I.P.S.S.A.R. “P. Artusi” (Riolo Terme);  I.T.C.G. “Oriani” (Faenza).

 

In particolare, gli Istituti Scolastici Superiori target del progetto hanno una  localizzazione territoriale coincidente con i distretti di Ravenna (n. 4 Istituti), Lugo (n. 2 Istituti), Riolo Terme (n. 1 Istituto), Faenza (n. 1 Istituto).

 

Gli Istituti scolastici interessati sono stati quindi n. 8 per un totale di n. 16 classi coinvolte (n. 2 classi per ogni Istituto).

 

 

DESTINATARI INDIRETTI

 

I destinatari indiretti sono stati gli esponenti ed i rappresentanti del mondo istituzionale e associativo del territorio ravennate, che hanno partecipato agli incontri previsti con le autorità scolastiche e gli studenti all’interno dei moduli formativi nelle scuole, così come all’evento serale sopramenzionato.

 

Altri destinatari indiretti del progetto sono i protagonisti delle tematiche trattate all’interno del percorso formativo presentato, ossia la società civile (in particolare quella del sud Italia) che, oltre ad essere stato uno dei temi centrali delle lezioni in aula, ha rappresentato anche l’oggetto del documentario realizzato durante il tour e proposto durante l’iter formativo.

 

 

ATTIVITA’ PREVISTE

 

 

1. Realizzazione del percorso formativo nelle scuole superiori (febbraio 2012 – aprile 2012)

 

 

a. Struttura generale dei moduli formativi

 

L’intervento didattico-formativo si è composto di due fondamentali parti: il primo modulo incentrato sulla presentazione della questione delle mafie in Italia e le forme di contrasto emergenti nella società civile nei diversi contesti del territorio nazionale; il secondo incentrato sull’esperienza del tour della “Carovana della Legalità” promossa da Libera in collaborazione con Modena City Ramblers e Associazione Pereira.

 

In questa seconda fase vi è stato l’intervento di ospiti ed esperti della tematica trattata, la proiezione di diversi stralci video, fra cui il documentario “Onda Libera – carovana della legalità contro le mafie”, prodotto dall’Associazione Pereira in collaborazione con la rete Libera e il gruppo musicale dei Modena City Ramblers, che raccoglie il resoconto del tour e le testimonianze di personalità attive nell’antimafia.

 

Modulo I:

 

Contenuto: storia e approfondimento della questione della mafia in Italia; descrizione delle forme di contrasto e resistenza alle diverse mafie.

 

Metodologia: lezione frontale, dinamiche di gruppo, proiezione di video, lettura di testi, intervento di ospiti, dibattito con gli studenti.

 

Modulo II:

 

Contenuto: focus sull’esperienza del tour della “Carovana della Legalità” promosso da Libera, Modena City Ramblers e Associazione Pereira.

 

Metodologia: questa parte verrà supportata dall’intervento di personalità di spicco della lotta contro la mafia ed esperti delle tematiche trattate e dalla proiezione in aula di un reportage video e dalla lettura di testi per concludersi coinvolgendo gli studenti in una discussione finale.

 

 

b. Metodologia didattica generale

 

In entrambi i moduli didattico-formativi è stato adottato un approccio multidisciplinare in grado di stimolare e coinvolgere lo studente, così come l’insegnante, su differenti livelli.

 

La scelta dello strumento audio-visuale, unito alle lezioni frontali e ai giochi di gruppo, ha permesso di veicolare i messaggi in modo più incisivo, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello formativo e di educazione.

 

A conclusione dell’iter formativo previsto da progetto, sono stati somministrati differenti questionari di valutazione a studenti e insegnati delle classi coinvolte, in modo da verificare il grado di apprezzamento dei moduli proposti, oltre che il livello di comprensione delle tematiche trattate.

 

 

c. Organizzazione del percorso formativo

 

- Territori target del progetto: distretto di Ravenna (n° 4 Istituti scolastici coinvolti) distretto di Lugo (n° 2 Istituti scolastici coinvolti)

distretto di Riolo Terme (n° 1 Istituto scolastico coinvolto) distretto di Faenza (n° 1 Istituto scolastico coinvolto)

 

- Totale Istituti: n° 8 Istituti scolastici coinvolti

 

- Totale classi: n° 16 classi coinvolte (2 classi a Istituto; 8 x 2 = 16)

 

- Totale studenti: n° 480 studenti (30 studenti a classe; 30 x 16 = 480)

 

- Ore di didattica: primo modulo (16 classi x 2 ore = 32 ore); secondo modulo (16 classi x 2 ore = 32 ore)

 

- Totale ore previste da progetto: 32 + 32 = 64 ore Segue le descrizione del contenuto dei moduli in dettaglio:

 

 

MODULO I

 

“Il fenomeno mafioso in Italia e la risposta della società civile”

 

Il primo modulo ha previsto la contestualizzazione dei temi trattati nel corso delle lezioni attraverso l’introduzione del complesso problema della diffusione del fenomeno della criminalità organizzata in Italia.

 

In particolare si è cercato di stimolare l’attenzione degli studenti attraverso la proiezione di stralci di video e documentari. Inoltre sono state presentate letture di testi che approfondiscono e descrivono le caratteristiche e la pericolosità della struttura mafiosa diffusa non solo nell’Italia meridionale ma operativa su tutto il territorio nazionale, con riferimento alla capacità della criminalità organizzata di infiltrarsi in tutti gli ambiti del tessuto sociale, da quello economico-produttivo, a quello politico- istituzionale, attraverso non solo l’utilizzo della violenza e del controllo del territorio, ma anche di strategie imprenditoriali spregiudicate e innovative.

 

Si è passati poi a presentare le numerose realtà presenti nella società civile italiana che da anni tentano di arginare il diffondersi del fenomeno mafioso attraverso una coraggiosa lotta di riconquista del territorio. In particolare si sono descritte le attività di Libera, presieduta da don Ciotti e nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. A fianco di Libera sono numerosi i singoli e le associazioni che quotidianamente e da anni rischiano in prima persona per affermare la legalità e lo stato di diritto, venendo a creare una rete di solidarietà che riunisce diverse realtà in tutta Italia in ambito istituzionale, associativo, imprenditoriale e artistico.

 

Attraverso dinamiche di gruppo si è stimolata la discussione tra i ragazzi sull’importanza che la società civile ricopre attualmente nel sostenere lo Stato nella lotta alla criminalità organizzata presente in tutto il territorio nazionale.

 

 

MODULO II

 

“Liberi dalle Mafie”

 

Nella seconda parte si è ripercorsa, fra le altre cose, l’esperienza del tour della “Carovana della Legalità” promosso in varie regioni italiane da Libera in collaborazione con il gruppo musicale Modena City Ramblers e Associazione Pereira. Nel corso di tale tour – che ha previsto concerti dei Modena City Ramblers e di numerosi artisti locali e nazionali – si sono incontrate diverse realtà che a vario titolo operano attivamente nella lotta alle mafie.

 

Tappe del tour della Carovana antimafia 2009:

 

26 aprile: Liguria – Genova, inaugurazione della Bottega dei Saperi e dei Sapori della legalità, che propone prodotti delle cooperative della rete Libera Terra, che operano su terreni confiscati alle mafie. 27 aprile: Piemonte – Torino, presso un ex officina confiscata alla mafia e trasformata in centro multimediale gestita ora da Libera Piemonte.

 

28 aprile: Lombardia – Garbagnate Milanese (MI), presso la Bottega del Grillo sorta su un bene confiscato ad un affiliato di Cosa Nostra. 29 aprile: Veneto – Campolongo Maggiore (VE), in collaborazione con l’Associazione Affari Puliti impegnata a rivitalizzare e trasformare l’ex villa del boss della mafia del Brenta, Felice Maniero, in un incubatore per imprese giovanili.

 

30 aprile: Toscana – Montecatini (PT), in collegamento col progetto giovanile Albachiara, rete di relazioni tra singoli, istituzioni e organizzazioni sociali impegnati sui territori per l’affermazione piena della cittadinanza.

 

1 maggio: Abruzzo – Coppito (AQ) presso una tendopoli che accoglie i terremotati. 2 maggio: Lazio – Cisterna di Latina, in collaborazione con la cooperativa sociale Il gabbiano che ha realizzato su un terreno confiscato alla mafia una fattoria agricola che produce “Campo Libero”, il vino della legalità commercializzato con lo stemma del Comune di Cisterna1. 3 maggio: Campania – Castelvolturno (CE), presso un terreno confiscato alla camorra e ora gestito dalla cooperativa Terre di Don Peppe Diana che si occupa della produzione di mozzarelle di bufala. 4 maggio: Puglia – Brindisi, presso piazza Santa Teresa in collaborazione con la cooperativa Terre di Puglia. 5 maggio: Puglia – Mesagne (BR), in mezzo ai vigneti e agli uliveti della cooperativa Terre di Puglia, che opera su terre confiscate alla mafia locale. 6 maggio: Calabria – Polistena (RC), in collaborazione con la cooperativa Valle del Marro, che coltiva nella Piana di Gioia Tauro 60 ettari di terreni confiscati alla ‘ndrangheta. 7 maggio: Sicilia – Belpasso (CT), in un terreno confiscato alla mafia siciliana dove sorgerà una cooperativa agricola Libera Terra. 8 maggio: Sicilia – Trapani, nella cava di cemento della cooperativa Calcestruzzi Ericina Libera2. 9 maggio: Sicilia – Cinisi (PA) per Peppino Impastato3.

 

Nel secondo modulo è stata anche proposta la proiezione del documentario “Onda Libera” (vedi: www.cinemaitaliano.info/ondalibera), oltre a stralci di altri video e reportage inerenti alle tematiche trattate, nonché la testimonianza diretta di ospiti ed esperti che hanno partecipato al tour o che da anni sono coinvolti nella lotta contro le mafie come gli operatori delle cooperative antimafia di Libera presenti su tutto il territorio nazionale. In questo modo gli studenti si sono potuti confrontare direttamente con le persone che quotidianamente affrontano il problema della criminalità organizzata, dando così loro la possibilità di rivolgere domande e approfondire i temi trattati.

 

 

RIFLESSIONI E DIBATTITO A SEGUIRE:

 

La visione del materiale audio-visuale e le testimonianze proposte sono state introduttive e propedeutiche al successivo dibattito in aula sulle tematiche in oggetto.

 

Il contenuto del dibattito si è incentrato:

 

a. sulla questione della diffusione delle mafie in Italia;

 

b. sul ruolo giocato dallo Stato e dalla società civile per contrastare il potere della criminalità organizzata;

 

c. sulle iniziative volte al riutilizzo per fini sociali dei beni immobili confiscati alle Mafie;

 

d. sull’importanza dell’informazione e della circolazione delle idee come strumento per sostenere la lotta alle mafie.

 

La scelta dello strumento audio-visuale, unito alle lezioni frontali e ai giochi di gruppo, permette di veicolare i messaggi in modo più incisivo negli studenti, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello formativo e di educazione.

 

 

2. Realizzazione dell’evento serale a Ravenna (17 maggio 2012)

 

In data 17 maggio 2012, ore 20.30, presso l’Auditorium “Corelli” di Fusignano (RA), circa 200 persone hanno assistito al dibattito con il testimone di giustizia Pino Masciari.

L’evento è stato tanto emozionante quanto coinvolgente: durante la serata, oltre alla toccante testimonianza dell’ospite d’onore, sono emerse puntuali considerazioni sulla necessità di un rinnovamento della politica nazionale e di un sostegno delle Istituzioni alle fasce più deboli della società messe in ginocchio dalla crisi economica. Da imprenditore Pino ha voluto riservare un pensiero particolare a tutti coloro che nelle ultime settimane, disperati a fronte del fallimento della propria azienda, hanno tragicamente scelto il suicidio.

 

 

Per informazioni:

MATTEO PASI

Associazione Pereira

matteopasi@associazionepereira.it

cell. 347/2971764

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Galleria fotografica

 

Guardare in faccia la legalità

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