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LA SPERANZA DI PAOLO: SALVATORE BORSELLINO A RAVENNA!

Evento conclusivo del progetto "Liberi dalle mafie" per oltre 400 studenti delle Scuole Secondarie di I grado di Ravenna

 

LA SPERANZA DI PAOLO: SALVATORE BORSELLINO A RAVENNA!

“Liberi dalle mafie” è in grado non solo di fornire strumenti e conoscenze per una migliore ed approfondita comprensione delle mafie in Italia e delle sue implicazioni dirette e indirette nella vita di tutti noi, al Sud come al Nord, ma anche di sensibilizzare studenti e docenti sulle forme di resistenza che Stato e società civile hanno saputo opporre nel tempo, e oppongono tuttora, a questo multiforme e radicato fenomeno. Il percorso non manca di focalizzare l’attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose al Nord e sulle modalità di penetrazione dell’economia legale attraverso lo strumento prioritario della corruzione ed attività come il riciclaggio del denaro sporco.
 
Sensibilizza inoltre sulla conoscenza e sul contrasto di ogni forma o mentalità di ignoranza e prevaricazione, in particolare in riferimento ai sempre più frequenti fenomeni di intolleranza, violenza, bullismo e cyber bullismo, dentro e fuori le mura scolastiche, inquadrabili sempre all’interno di una sorta di “cultura mafiosa”, nel macro come nel micro. Particolare attenzione viene posta sui pericoli della dipendenza da gioco d’azzardo – uno dei settori chiave delle mafie – diffusosi tra giovani e giovanissimi, soprattutto attraverso siti di scommesse on-line.
 
MODULO I – “Mafie e corruzione: le due facce della stessa medaglia”
 
a) Origine e diffusione delle principali mafie in Italia: ‘ndrangheta; cosa nostra; camorra; sacra corona unita
 
b) Strutture organizzative delle diverse mafie: piramidale/verticistica o orizzontale/a rete; differenti tipologie di controllo del territorio nel Sud, nel Centro e nel Nord Italia, nei grandi centri urbani e nelle piccole periferie
 
c) Individuazione e riflessioni sui macro obiettivi: soldi e potere come “bussola” dell’agire mafioso
 
d) Attività criminali correlate agli obiettivi: traffico internazionale di droghe; traffico di armi, persone, organi, merce contraffatta, pietre preziose, opere d’arte trafugate, animali esotici, documenti falsi, adozioni illegali; forme di caporalato agricolo ed edile; prostituzione; smaltimento illegale dei rifiuti tossici/industriali; pizzo/estorsioni; appalti pubblici truccati; usura; riciclaggio del denaro sporco
 
e) Caratteri distintivi delle mafie, rispetto alla criminalità comune, correlate alle attività: 1. riti di affiliazione alla base dell’entrata nella “nuova famiglia”; 2) uso strategico di soldi, violenza e comunicazione per il coinvolgimento/condizionamento di professionisti e funzionari delle amministrazioni pubbliche, dell’imprenditoria, della magistratura, delle forze dell’ordine, del giornalismo, della comunicazione; 3. consenso sociale fondato sull’omertà e sull’elargizione di lavoro illegale e “favori” alla popolazione; 4. collusioni con pezzi della politica attraverso differenti strumenti quali corruzione, ricatto e intimidazione; 5. infiltrazione nell’economia legale tramite investimenti nei settori della finanza, edilizia, turismo, energie rinnovabili, informazione, moda, mercati ortofrutticoli, trasporti, compro oro, sale slot, sale bingo, centri scommesse, azzardo on line; ruolo chiave dei “prestanome” corrotti nel riciclaggio del denaro frutto di attività illecite
 
f) Natura delle org. mafiose correlata ai caratteri distintivi: 1. criminale; 2. politica (“stati nello stato”); 3. economica (“imprese/spa”)
 
MODULO II – “La Resistenza civile e istituzionale contro le mafie”
 
g) Infiltrazione mafiosa in Emilia Romagna: focus sui processi “Black Monkey” ed “Aemilia”, con particolare riferimento alle recenti attività “legali” e illegali della ‘ndrangheta in regione e alle forme di contrasto sociale ed istituzionale del fenomeno
 
h) Focus sul gioco d’azzardo: forme e modalità della diffusione del gioco d’azzardo in Italia; rischi, patologie e numeri della dipendenza da questa droga legale; emergenza dell’azzardo on line fra giovani e giovanissimi; forme di contrasto per una cultura Slot free
 
i) Antimafia sociale storica, focus su una/due storie di vita a scelta fra: Peppino Impastato; Giancarlo Siani; Rita Atria; Don Pino Puglisi; Don Peppe Diana; Pippo Fava; Mauro Rostagno; Libero Grassi
 
l) Antimafia sociale attuale, esperienze di: Libera; Addiopizzo; Agende Rosse; La Casa di Paolo; Il Tappeto di Iqbal; Sportello Anticamorra Scampia; e di personalità come Salvatore e Rita Borsellino, Margherita Asta, Giovanni Impastato, Giovanni Tizian, Elena Fava
 
m) Sinergia di Stato e Società civile per il contrasto alle mafie come organizzazioni criminali e come mentalità
 
MODULO III – “Testimonianze dirette: la bellezza della Partecipazione”
 
n) Conoscenza e partecipazione contro ogni forma di violenza, prevaricazione, discriminazione e bullismo, sia a livello macro (ai danni di una ditta estorta) che a livello micro (ai danni di uno studente in una scuola o sul web); Addiopizzo come esempio concreto di Cittadinanza attiva e vincente contro il “bullismo mafioso” attraverso l’unione e la condivisione di valori, intenti ed esperienze
 
o) Riflessioni condivise sui propri diritti/doveri di cittadino e su una cultura e rete da intendersi non solo anti-mafia, ma anche e soprattutto pro-bellezza e pro-diritti, alternativa al modello mafioso fondato sulla paura, sul ricatto e sulla violazione delle libertà fondamentali
 
p) Spunti su ciò che ognuno di noi può fare in “piccolo” nel proprio quotidiano, da solo e insieme agli altri, al fine di sviluppare una capacità critica e di comprensione del mondo circostante, patrimonio indispensabile per la libertà ed il benessere individuale e collettivo
 
I punti sopraindicati, suddivisi organicamente e fortemente interconnessi, sono sviluppati in modo da costituire i “gradini” di una progressiva e consequenziale comprensione del fenomeno mafioso e delle sue peculiarità, oltre che delle forme di resistenza collegate ad esso. Ogni step porta a quello successivo stimolando un’analisi critica ed una visione più strutturale ed esaustiva della società, che riconduce mafie e corruzione ad una dimensione sia globale che locale e quotidiana, “vicina” alle nostre vite, alle nostre scelte e ai nostri modi di pensare.
 
Metodologia ed innovazione del modello didattico
 
Nelle attività didattico-formative viene adottato un approccio multidisciplinare di tipo maieutico, altamente coinvolgente, in grado di far partecipare gli studenti su differenti piani e livelli:
 
giochi e dinamiche individuali e di gruppo (simulazione di situazioni dove gli studenti devono confrontarsi e fare scelte)
 
utilizzo mirato di materiale audio visuale (stralci di film e documentari a tema) e web (siti di informazione, articoli on line, ecc)
 
testimonianze dirette
(familiari di vittime di mafia, usura, gioco d’azzardo, esperti in materia e rappresentanti di associazioni e cooperative attive contro mafie e corruzione sul proprio territorio)
 
Nei primi moduli formativi I e II viene adottato un approccio altamente coinvolgente in grado di stimolare gli studenti non solo su un piano didattico-razionale, ma anche attraverso stimoli visivo-emozionali e dinamiche relazionali coinvolgenti. La scelta dello strumento audio-video, unito alle lezioni frontali e alle dinamiche di gruppo, permette di veicolare messaggi e contenuti in modo più incisivo, integrando l’aspetto artistico-documentaristico a quello educativo e di informazione. In più, l’utilizzo mirato e consapevole del web consente al progetto di sensibilizzare gli studenti sui rischi della rete (isolamento, dipendenza, cyber bullismo) così come sulle potenzialità di internet e delle nuove tecnologie al servizio della libera informazione, della legalità e della cittadinanza attiva.
Nel modulo III gli studenti, ascoltando la testimonianza diretta di ospiti significativi, aprono un dialogo che permette loro non solo di acquisire informazioni di “prima mano”, ma anche di stabilire un rapporto empatico con i testimoni su vicende e realtà drammaticamente vicine al loro quotidiano, in un clima di condivisione e reciproco beneficio.
 
Dal punto di vista maieutico, tramite differenti strumenti ed approcci i formatori “traghettano” gli studenti – sia in termini individuali che di gruppo – ad un’analisi progressiva e strutturale del problema, facendoli sentire (e rendendoli di fatto) partecipi e responsabili della comprensione, passo dopo passo, degli argomenti trattati. Saranno infatti gli stessi studenti che – stimolati in modo diversificato e continuo – risponderanno ai quesiti di volta in volta posti dai formatori, comprendendo e ricostruendo meccanismi e dinamiche di natura sociale, economica e culturale del territorio in cui vivono. Questa analisi e comprensione condivisa non viene realizzata solo sul versante del rapporto formatore-studente, ma anche su quello studente-studente, incentivando il continuo e coordinato confronto fra gli stessi nella risoluzione delle domande e dei quesiti posti per il proseguimento del percorso di conoscenza della mentalità mafiosa, così come di loro stessi. Contenuti e metodi del progetto mirano infatti a fornire elementi utili, se non indispensabili, alla formazione di un’educazione civica e civile, di cui mafie e corruzione rappresentano in negativo le cartine di tornasole.
 
Questionari finali di valutazione: a conclusione dell’iter formativo (alla fine del modulo III) vengono somministrati dei questionari di valutazione, in modo da verificare statisticamente – sia a livello quantitativo che qualitativo – il grado di apprezzamento dei moduli proposti.
 
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA FORMATIVO
 
Laboratori nelle Scuole Secondarie di primo Grado (n. 26 classi)
 
Moduli I e II – n. 52 incontri di 2,5 ore cadauno (a classi singole) alla presenza di n. 2 operatori Pereira ad incontro
 
Modulo III – n. 13 incontri di 2 ore (a gruppi di due classi accorpate) alla presenza di 2 operatori Pereira + il testimone
 
Tot. incontri: n. 65 Tot. ore progetto: n. 156
 
Laboratori nelle Scuole Secondarie di secondo Grado (n. 8 classi)
 
Moduli I e II – n. 16 incontri di 2,5 ore cadauno (a classi singole) alla presenza di n. 2 operatori Pereira ad incontro
 
Modulo III – n. 4 incontri di 2 ore cadauno (a gruppi di due classi ad incontro) alla presenza di 2 operatori Pereira + il testimone
 
Tot. incontri: n. 20 Tot. ore progetto: n. 48
 
Laboratori per docenti delle Scuole Secondarie di primo Grado
 
Modulo I – n. 1 incontro di 3 ore, alla presenza di n. 2 operatori Pereira
 
Moduli II e III – n. 2 incontri di 2,5 ore cadauno, alla presenza di n. 2 operatori Pereira ad incontro
 
Verifica di fine progetto – n. 1 incontro di 2 ore, alla presenza di n. 2 operatori Pereira
 
Tot. incontri: n. 4 Tot. ore progetto: n. 10
 
TOT. ore progettuali: n. 214

EVENTO CONCLUSIVO
 
Venerdì 10 maggio, ore 9.45, TEATRO RASI, via di Roma 39, Ravenna
(evento rivolto ad oltre 400 studenti e docenti)
 
Testimonianza di: SALVATORE BORSELLINO – Fondatore del movimento delle “Agende Rosse”, fratello del giudice Paolo Borsellino, assassinato da Cosa Nostra nella strage di Via D’Amelio del 19 luglio 1992.
 
Studenti e docenti hanno avuto modo di incontrare questo vero e proprio simbolo di Resistenza e Cittadinanza attiva, impegnato da anni nella costruzione di una “staffetta generazionale” della Memoria e dell’Impegno contro ogni forma di mafia, corruzione, violenza e prevaricazione.
 

Precedentemente il progetto, attraverso le testimonianze dirette di familiari di vittime di mafia, vittime di usura, gioco d’azzardo, rappresentanti di cooperative sorte su beni confiscati alle mafie ed esperti in materia, ha rappresentato un momento di incontro, conoscenza e confronto tra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti, docenti e cittadinanza sui temi affrontati.
 
Di seguito gli ospiti intervenuti nelle Scuole Secondarie di I e II Grado:
 
Antonio Anile – vittima di usura, referente di Sos Impresa
 
Matteo Luzza – familiare di vittima di ‘ndrangheta, della rete Libera
 
Roberto Fiorillo – referente della Coop. Soc. Le Terre di Don Peppe Diana
 
Associazione Giocatori Anonimi – associazione di auto-aiuto per giocatori patologici
 
Associazione Gam-Anon – associazione di familiari e amici di giocatori compulsivi
 
 
Progetto realizzato dall’Associazione Pereira
 
Con il contributo di:
Comune di Ravenna
Camst
 
In collaborazione con:
Confesercenti, Sos Impresa, Libera, Ass. Giocatori Anonimi, Ass. Gam-Anon
 
(Grafica manifesto di Paolo Bassi)

 

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